lunedì 17 novembre 2008

Caso Englaro. I giudici hanno sbagliato già tanti anni fa

Di seguito il testo di una lettera inviata al quotidiano Avvenire del 16 Novembre 2008


Caro Direttore,

secondo la Costituzione italiana la sovranità appartiene al popolo. Lo scorso 13 aprile il popolo ha scelto una maggioranza di governo. Nel programma della maggioranza di governo compariva la frase “esclusione di ogni ipotesi di leggi che permettano o comunque favoriscano pratiche mediche assimilabili all’eutanasia”. Nonostante questa affermazione perentoria, a breve, salvo miracoli, un medico sfilerà un sondino e avremo il primo caso di eutanasia in Italia.

Evidentemente la sovranità non appartiene al popolo. Forse appartiene ai giudici; forse appartiene a organizzazioni potenti che agiscono sotto traccia; forse appartiene a quei giornali e TV che ci forniscono sondaggi taroccati. Certamente non al popolo.

Di chi è la colpa? Dei giudici? Sì, di alcuni giudici. Ma non solo i giudici che hanno agito in questi ultimi mesi: bisogna risalire più indietro. Quando, tanti anni fa, il signor Englaro chiese per la prima volta che venisse interrotta l’alimentazione e l’idratazione della figlia Eluana, il giudice doveva rispondere: “Lei signor Englaro è il padre, ma non potrà più essere il tutore: ha chiesto infatti per Eluana un’azione contraria al diritto naturale e contraria alla legislazione italiana”. La tutela di Eluana in quel momento doveva passare ad altra persona.

Invece il signor Englaro è rimasto il tutore, e noi, l’opinione pubblica, abbiamo dato per scontato che lui rimanesse il tutore. E’ accaduto perché abbiamo il cuore delicato, più incline al sentimentalismo che al ragionamento: ci sembrava di fare uno sgarbo alle sofferenze del signor Englaro dicendo che non poteva più essere il tutore. Non ci siamo resi conto che facevamo uno sgarbo ben più grave a sua figlia, che ora morirà di fame e di sete; e uno sgarbo ben più grave anche a lui che, volente o nolente, porterà a vita il peso dell’azione fatta su sua figlia e su tutti quelli che, da questo “innesco”, subiranno prima o poi la stessa sorte.

Il signor Englaro non può essere il tutore di Eluana. Visto che non c’è più tempo per cambiare l’opinione pubblica, occorre fare appello a un giudice: quale è il giudice competente per avviare un procedimento di rimozione del ruolo di tutore al signor Englaro? Se c’è, agisca presto.

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